lunedì 9 gennaio 2012

The Monday Talk: Un nuovo amico!

Eccoci qui come ogni lunedì, o quasi.
Oggi vorrei presentarvi un mio nuovissimo amico... Non è molto simpatico in realtà ma è molto fedele, specialmente nei momenti brutti. Lui è lì presente, a farmi compagnia quando pensiamo che tutto vada bene e invece non è così. Lui lo sa ancor prima che ce ne rendiamo conto noi stesse.

Lui si chiama ATTACCO DI PANICO.
Da Wikipedia leggiamo: "Un attacco di panico è un periodo di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso e solitamente della durata inferiore ai trenta minuti. I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia. La manifestazione è significativamente diversa da quanto avviene negli altri tipi di disturbi di ansia, in quanto gli attacchi sono improvvisi, non sembrano provocati da alcunché e spesso sono debilitanti. Un episodio è spesso categorizzato come un circolo vizioso dove i sintomi mentali accrescono i sintomi fisici, e viceversa."

All'improvviso lui arriva e come ogni amico indesiderato vorresti non farti distrarre da lui però è lì e non puoi ignorarlo!
Ho provato vari tentativi per allontanarlo e invece... TRACK... eccolo che torna quando meno te lo aspetti e non riesci più a lavorare, a finire di scrivere il post, a guidare... niente di niente.
Il sistema va in cortocircuito e ti impedisce di proseguire nella tua frenetica vita.

E forse in realtà l'attacco di panico ci vuole più bene di quanto noi ce ne vogliamo perchè ci ferma quando ne abbiamo bisogno... però sono cavolacci amari quando ci sei in mezzo e non hai assolutamente tempo per prestargli attenzione!

Ecco come si presentano sul web i rimedi più semplici per uscirne indenni, o quasi:

Tecniche cognitive per curare gli attacchi di panico

La prima parte della cura è soprattutto informativa; alcune persone vengono già aiutate per il semplice fatto di comprendere esattamente che cosa è un disturbo da attacchi di panico, e che molti altri soffrono dello stesso problema. In alcuni casi, dunque, curare gli attacchi di panico significa semplicemente conoscere più approfonditamente il fenomeno. Molte persone che soffrono del disturbo da attacchi di panico temono che gli attacchi significhino che stanno “impazzendo” o che il panico possa indurre un attacco di cuore. La “ristrutturazione cognitiva” (il cambiamento del modo di pensare) aiuta le persone a rimpiazzare questi pensieri con modi più realistici e positivi di vedere gli attacchi.

Fonte: (http://www.attacchi-di-panico.com/curare-gli-attacchi-di-panico/) 

Ecco la prima volta questa terapia è servita con me... ma l'attacco è stato più furbo e questa volta non si fa convincere ad andarsere semplicemente giocando d'astuzia! 

Farmaci?

Premetto che sono fortemente contraria agli ansiolitici, se non quelli naturali. Ultimamente metto in borsetta delle compresse omeopatiche di valeriana. Servono? Io confido nell'effetto placebo ma vedo che non cambia la sinfonia. Regolarmente mi siedo a computer svolgo le mie ore lavorative fino a che... mi ritrovo sotto alla scrivania attaccata al sacchettino di carta. Scene raccapriccianti.
E la cosa assurda è che non mi agito!!! Anzi! Ed è questo che mi sorprende... io sono calmissimo, mi alzo e respiro tranquilla e lui niente, si impossessa di me come un ospite

Fiori di Bach

Edward Bach considerava il panico come una forma di resistenza: ci si fa ingoiare dall'ansia per sbarrare la strada al cambiamento e, così facendo, si genera uno stato di sofferenza che però non è produttiva, perché non permette di rigenerarsi.
Uno di fiori più adatti agli attacchi di panico è Rock Rose, che aiuta a non perdere l’identità del vecchio io e a conoscere se stessi senza negarsi alla realtà esterna che ci circonda. Cherry-plum consente invece di affrontare l’ignoto senza più paura di perdere il controllo su sé stessi: favorisce l’apertura della coscienza verso le parti più oscure. Infine, Star of Bethlehem, la Stella di Natale, rimuove lo shock panico subito in passato e ripara la lacerazione della scissione attraverso un nuovo pensiero di vita.

Fonte: http://www.cure-naturali.it/attacchi-di-panico/1585

Devo dire che non ho ancora sperimentato i Fiori di Bach... che siano efficaci?!
 Per il momento provo una cura a base di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong che voglio condividere con voi. Canto e ballo nella speranza di dimenticarmi dello stress e soprattutto che se ne dimentichi questo amico che ha un modo un po' strano di volerci bene :-)



Aspetto i vostri commenti consigli ed esperienze, come sempre.

Un abbraccio e ricordate: no panic!

9 commenti:

  1. I LOVE fiori di bach! mi hanno risolto un sacco di cose! e ho anche il numero di una brava naturopata ;)

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  2. @Calzino: servono? Davvero? Uhuuu allora aspetto qualche consiglio e nome :-)

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  3. vai di Fiori di Bach!!!!! aiutano tantissimo e soprattutto puoi fare più cicli durante l'anno senza che il tuo organismo si danneggi;
    affidati a persone competenti e non fare di testa tua perché non saresti oggettiva
    ;)))
    ka

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  4. @Ka: ottimo! Avevo sottovalutato i Fiori di Bach lo confesso. Proverò!

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  5. Contano un sacco, ma davvero tanto. Ovviamente bisogna vedere di che natura è l'attacco di panico. Spesso è risolvibile solo con la psicoterapia... però diciamo che dargli una manina "naturale" non guasta..
    Ti mando in privato il nome e il tel. della naturopata!

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  6. @Calzino: In questo momento potrebbero internarmi ahahah :-D Grazie milleeeee

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  7. MondayTalkGirl... intanto inizia con correre meno e poi.. tisana Yogi "Relax". Non è la soluzione ma per lo meno attenua lo squilibrio.
    Rallenta, rallenta, rallenta! I DAP sono spesso campanelli d'allarme di situazioni ingestibili.. un abbraccio forte

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  8. @Martina: tesoro quanto hai ragione?! :-) è che mi conosci troppo bene ormai hihi

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  9. Non sono mai arrivata ad un attacco di panico, ma sin da piccola ricordo che volevo tenere tutto sotto controllo e riuscire al meglio in qualsiasi cosa... Risultato immediato: dare di stomaco tutte le mattine, senza rimettere nulla perché tanto non ero riuscita nemmeno a fare colazione... Poi la consapevolezza che, anche se non riesci a fare proprio tutto, il mondo resta ancora lì.
    Un megabacio! :)

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