martedì 4 ottobre 2011

Un giorno da cattive

Non vi viene mai voglia di fare la parte di quelle acide, un po' stronze e in grado di dire tutte quelle verità che solitamente tenete celate dietro ad una sollecitata diplomazia?!
Ecco, oggi avrei proprio voglia di dire tante, ma proprio tante cose.
Non che sia una persona particolarmente perbene e diplomatica, cerco di dire sempre quello che penso nel migliore dei modi, ma a volte proprio non si può e così è meglio il silenzio.
E non è che passi le notti insonni nel rosicare tenendomi dentro chissà cosa.
Semplicemente a volte sarebbe bello non farsi dei problemi e rispondere così come ti viene all'istante.

Ad esempio questa mattina una cliente dall'aria un po' arrogante, bionda, sovrappeso e sulla cinquantina osservava la mia vetrina e gesticolava in maniera goffa.
So leggere bene il linguaggio del corpo ed ho capito subito che aveva qualcosa da contestare, così mi sono alzata dalla scrivania e lei si è defilata alla velocità della luce.
(...)
Dopo qualche secondo è ricomparsa così ho aperto la porta e... ha fatto tutto lei: <<No, scusi sa, ma ero preoccupata, cioè il cane sembra morto!!!!>>. Mi dice con tono sprezzantee polemico.
Mi volto e guardo la mia levriera spelacciosa che se la dorme sul pavimento, tranquilla e beata.
Guardo la signora con occhi sgranati e... mi passano per la testa milioni di battute acide, ma opto per un diplomatico: <<No signora, guardi sta dormendo>>. Sorriso forzato.
E lei non si arrende:<<Sì ma, guardi il negozio, sembrava chiuso e ho pensato che il cane ci fosse morto dentro>>.
Sembrava chiuso?
Luci accese, porta aperta, io dall'altra parte della scrivania... cosa le dava l'idea che fosse chiuso?
Sente per caso puzza di cadavere?
Vede per caso ragnatele che penzolano dal soffitto, scaffali vuoti o che so io?
Ma soprattutto, se vede un cane sdraiato come fa a baluginarti in mente come prima cosa che possa essere morto?
La mia giornata è iniziata più o meno così.

E poi la cosa che regolarmente mi dà da dire è l'utilizzo che molti fanno di Facebook, mettendo in piazza aspetti discutibili delle loro vite.
Facebook è oramai una droga diffusa e legalizzata, inventata per toglierci ancora un briciolino di privacy e io stessa confesso di abusarne un po'...
però quanto mi urtano quei messaggini subliminali che sono come mine sulle bacheche virtuali, e come mi urta vedere che c'è gente la cui massima preoccupazione è cosa indossare al prossimo party, o ancora vedere le foto di vacanze lussuose che mai mi potrò permettere.
Ma vogliamo parlare del "mi dai l'amicizia" e "perchè me l'hai tolta" e ancora "perchè non sono tra i tuoi migliori amici, fratelli, fidanzati" ecc.

Si si si ok... è tutta sanissima invidia. I know! You know!
Ma ve l'ho detto che oggi è la giornata delle cattive.

Insomma probabilmente sarà invidia nascosta per tutta questa frivolezza, e ammetto di averne davvero bisogno di tanto in tanto, di frivolezza; leggere succosi gossip tra una bacheca e l'altra non è affatto male, però mi rendo conto che a volte siamo davvero in pochi ad essere realmente indaffarati e sommersi dal lavoro e dalle responsabilità, al di fuori della virtual life.
La mia domanda è: perchè?
Perchè dobbiamo essere sempre noi: responsabili, diplomatici, gentili, affabili, pacieri, di compagnia, problem solver, ben vestiti nonostante il casino che regna in casa, calmi ecc.
A volte mi piacerebbe essere quella che va in vacanza mentre qualcuno conclude un lavoro al mio posto, o quella che sbraita per il suo sfogo del momento.
Eppure ho una coscienza e un senso del dovere che non me lo concedono.
Quindi l'essere cattiva, anche solo per un giorno proprio non mi riesce.

Un mio carissimo amico mi disse una volta:<< Quando imparerai a dire di no?>>.

Ancora non ho imparato, però questo post l'ho voluto scrivere lo stesso perchè se anche non riesco ad essere cattivella per una giornata posso comunque esserlo per 10 minuti.

:-)))

Cosa non sopportate?
Cossa vorreste dire e invece non dite?
Aspetto i vostri sempre preziosissimi commenti.
Smack

4 commenti:

  1. Io condivido al 100%, te lo dice una che spesso si riempie di sensi di colpa e che cerca in linea di massima di essere accomodante...beh ogni tanto dire no fare stare meglio, ma soprattutto mi sono resa purtroppo conto che con certe persone meno do e (paradossalmente) più ricevo. Le stronze vanno di moda dopo tutto! Aggiungo che nel periodo in cui avevo un negozio ero l'acidità in persona, mi ha fatto scoprire i lati peggiori delle persone e dicevo sempre:"Meno male che non ho fucili a pallettoni nel camerino sennò giuro che li userei!".
    Baci :)
    Mela

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  2. @Mela: adoro! Avere a che fare con la gente o è tanto bene o è tanto male e ammetto che molto dipende dall'umore della giornata. Sicuramente in un negozio se ne sentono tante da riempire una biblioteca e questo ci rende fascinosamente stronze :-) Quel tantino che basta.
    Grazie del commento.
    Baci

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  3. Sinceramente io tendo a dire quello che penso e anche io cerco un modo diplomatico per farlo. Con i clienti c'è poco da fare... non puoi dirgli che rompono le scatole sotto vari aspetti (non tutti, ma molti di loro sì) e devi far buon viso a cattivo gioco, però magari, nel tono della voce o in una sottigliezza (che non tutti colgono) metto il mio risentimento e il mio disappunto. A buon intenditore...
    Un bacio^^

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  4. @Ilaria: bravissima! E' proprio ciò che intendevo, anche se spesso e volentieri sbandiero un sorrisone amichevole per placare le acque. Non sempre è facile.
    grazie del commentino
    buona giornata :-)

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