lunedì 1 agosto 2011

The Monday Talk: Globetrotter per caso

Buongiorno e bentornati al nostro appuntamento del lunedì.
E' il primo di Agosto e a giudicare dalle strade molti di voi stanno rientrando dalle vacanze, c'è chi invece ancora mantiene la tradizione vacanziera del mese estivo per eccellenza e fa le valigie in questi giorni. Dal canto mio non mi schiodo dal posto di lavoro quindi, come promesso, anche oggi andremo a conoscere da vicino mestieri e donne in carriera, in particolare parleremo di Silvia Nigrisoli, meglio conosciuta come Phil Chen.



<<Pil è un soprannome che mi porto dietro da anni, da Silvia son diventata Pilvia, che essendo orribile è stato poi abbreviato in Pil (per fortuna!) e chen è la particella che si usa per fare il diminutivo in tedesco, un po’ come pilvietta, anche se tanti mi dicono che sembra più il nome di un lottatore cinese!>>.
 

Silvia è, come la definisco io, una globetrotter-per caso, ma non a caso.

Terminata la triennale di moda insegue il sogno di aprire un proprio laboratorio dove creare la sua personale linea di abbigliamento, ma l'andazzo di questa Italia stronca ben presto ogni speranza.
E' durante un viaggio a Berlino che Pil Chen capisce di dover tagliare il cordone ombelicale con Il Bel Paese:<<Non ci è voluto molto per innamorarmi di questa città, decisamente economica, creativa e dai ritmi molto rilassati. Ciò che a lungo avevo sognato, un piccolo laboratorio dove produrre e vendere vestiti fatti da me, senza troppe pretese, qui è realtà diffusa e decisamente consolidata, e così ho deciso di fermarmi, senza darmi una scadenza>>.
E' così che Silvia descrive la sua decisione; scelta tutt'altro che semplice in un paese dove la lingua non è l'inglese imparato a scuola bensì la <<maledetta difficile lingua tedesca!>>.
Uno degli abiti della stilista.
Superato lo scoglio della lingua è giunta anche l'ora di far quadrare i conti:<<avendo bisogno di un'entrata mensile, mi son messa alla ricerca di un lavoro qualsiasi, passando da donna delle pulizie, a lavapiatti, a fare volantinaggio (vestita con una tunica bianca sulla via centrale di Berlino… a ripensarci rido di gusto!!) e poi finalmente all’apice della carriera son diventata cameriera!>>.
Sono molti i ragazzi che decidono di fare un mestiere qualunque pur di lasciare un paese senza prospettive ed è così che anche la nostra Silvia ha deciso di accantonare per un po' il sogno di una propria linea di abbigliamento e dare spazio al divertimento e al godimento di questa cultura così poliedrica in una realtà ricca di stimoli.
Dice Silvia:<< questa città ogni sera offre qualche evento particolare e interessante e credo che questo fatto da vantaggio affascinante rischi di diventare una pericolosa tentazione!>>.
Arriva anche il momento di prendersi una pausa ed è così che Phil Chen decide di spostarsi verso territori più caldi e sempre niovi stimoli: Argentina!
Una delle creazioni di Pil Chen
<< Dopo due mesi di viaggio in Argentina lo shock da rientro è stato duro, più che altro perché son passata direttamente da una realtà dove l’italiano medio è quasi idolatrato, dove la gente è affabile, aperta e schietta a un’altra dove invece siamo mal visti, e il popolo è freddo, formale, eccessivamente rispettoso degli spazi altrui. Mi è costato un po’ riabituarmi, capire se davvero volevo continuare a vivere qua o meno, ma poi trovato un lavoro e recuperato il giro di amici, non mi son più posta il problema di che fare della mia vita>>.
Sebbene Berlino rappresenti la meta preferita degli artisti con un proprio sogno da coltivare vivere lontano dal proprio paese ha il suo prezzo:<< A volte mi sento sola, mi mancano gli amici di sempre, la mia famiglia, poter scherzare a modo mio nella mia lingua, sono stanca di essere straniera con tutte le difficoltà del caso, la mancanza di un’assistenza sanitaria (...) >>. 

<<(...) Devo solo trovare il coraggio di presentarmi, di mettermi in mostra, trovare lo stimolo per darmi da fare come si deve, e soprattutto per superare l’enorme paura che ho del fallimento; se dovessi fallire nel campo dei vestiti non ho un piano di riserva, non ho un altro sogno da inseguire e questa cosa un po’ spaventa e mi porta a procrastinare, a procedere molto lentamente, come se ci fosse sempre qualcosa che manca per poter partire veramente, per buttarmi!>>.

Silvia conclude questa chiacchierata in confidenza con il ricordo di un video dei Sigur Ros che si chiude con un volo libero e senza confini.



Questa è una storia rappresentativa e credo personalmente che chi ha un sogno debba seguirlo SEMPRE senza paure, senza doversi legare per forza al paese di origine e senza lasciarsi turbare dai giudizi di chi ci sta intorno. Pil Chen vive tutt'ora a Berlino e continua ad indossare le sue creazioni e ad esprimersi attraverso la moda. E' un esempio importante perchè lei ha superato lo scoglio di questa ialianità che ci trattiene, ha superato delle catene invisibili lasciando che il mondo potesse sorprenderla ed è per questo che io dico globetrotter-per caso ma non a caso, perchè non c'è nulla di realmente pianificato ma un'importante scelta che ha cambiato il corso degli eventi.

Grazie di cuore a Pil Chen per avere condiviso una fetta della sua vita con noi.


Per info. commenti o consigli: info@teapotgraphicdesign.com



6 commenti:

  1. Mamma mia sono conquistata da PilChen!! Da buona globetrotter quale sono (prima ancor di più..),non posso che adorarla!
    Ps Berlino e' uno spettacolo!
    Laura@RicevereconStile

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  2. Ciao Laura, ho la fortuna di conoscerla personalmente e devo dire che è difficile non rimanere abbagliati dal talento con quel mix di insicurezza tipico dei più bravi artisti!!! :-)

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  3. ciao complimenti il tuo blog è molto bello!

    A presto!!!

    Marica

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  4. Ciao Marica, grazie per il tuo prezioso commento.
    Buona giornata

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  5. Ci vuole coraggio per prendere su e andare via, è più semplice ingrigirsi in un ufficio qualunque e fare magari un lavoro che non piace per tutta la vita. Seguire un sogno è faticoso ma penso che ogni sacrificio valga anche solo l'idea. Il primo abito è davvero adorabile! Spero proprio che il suo sogno si realizzi.. in bocca al lupo Pil Chen!
    Grazie per questa bella storia MondayTalkGirl! ;)
    Martina♥CipriaRétro
    cipriaretro.blogspot.com

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  6. Buongiorno Marti :-)
    Ogni sogno vale il viaggio per tentare di realizzarlo. Mi batterò sempre per questa idea.
    Anche stare in un ufficio costa fatica a lungo andare, specialmente se si ha la consapevolezza di aver rinunciato ad un proprio desiderio.
    Fatica per fatica... allora è meglio lanciarsi no?!

    :-))
    un abbraccio grande

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