lunedì 5 dicembre 2011

The Monday Talk: L'Italia tra mari e Monti

Buongiorno e buona Monday Talk a tutti.
Un salottino frivolo è quello che ci vorrebbe in questo periodo, un bel telefilm, una cioccolata in tazza assolutamente bollente e invece...
Nonostante sia lunedì mi sento di fare questo post un pochino meno leggero del solito.

La terra trema sotto i nostri piedi da un po', c'è chi l'ha percepito prima e chi no, c'è chi aveva un conto in banca un po' più sicuro, chi meno, chi è risparmiatore da sempre e chi lo è diventato. L'Italia sta cambiando.
In meglio o in peggio lo scopriremo.
Monti parla di scontentare tutti in egual misura ma, mi chiedo, che fine faranno quelli che scontenti lo erano già da prima?

Si parla di:
+ Ici (Imposta Comunale sugli Immobili): tornerà l'Ici sulla prima casa, o almeno così pare. E quindi noi che la prima casa ce l'abbiamo e ce l'avremo per ben 30anni di mutuo ci troveremo anche questa simpatica tassa sul groppone. Ma la cosa peggiore è che il mercato immobiliare già in crisi da diversi anni dovrà far ei conti con questo forte deterrente per chi la prima casa voleva comprarla e magari ci ripenserà in attesa di tempi migliori e con meno tasse.

+ Iva (Imposta generale sui consumi): aumento ulteriore dell'iva, che corrisponderà ad un aumento dei prezzi. Si sa che un commerciante deve calcolare il suo ricarico basandosi anche sulle tasse pertanto anche il consumatore finale subirà anch'esso il peso di questa imminente manovra.

- Pensioni... sacrificio è la parola che ha scatenato commozione e personalmente mi scatena solamente un nervoso pazzesco.

Come possono parlare di sacrificio persone che godono di privilegi ineguagliabili?
Come possono loro sapere cosa significhi tenersi un buco sulla scarpa solo perchè per quel mese il budget di spesa è esaurito?
Come possono parlare di sacrifici loro che non sanno cosa significhi dover aspettare lo stipendio per fare la spesa? La spesa! Sì, quella alimentare signori!!!!!! Quella fatta di pane, acqua, pasta e magari un dolcetto.
Stiamo pagando per errori che LORO hanno commesso, lussi di cui hanno goduto per decenni, sacrifici che NON hanno fatto e pagheranno svariate generazioni dinanzi a noi per anni di negligenza e atti di completa disumanità.
Paghiamo noi e pagheranno i nostri figli per tutto questo.
E non siamo stati a guardare noi... perchè manifestazioni, proteste, firme ci sono state.
Semplicemente sono state ignorate.
Per non parlare dei sacrifici già fatti dai nostri genitori e nonni per garantirci una vita senza dover ripartire da zero.

Non sono arrabbiata. Sono affranta.
Perchè chi desidera essere onesto, chi non si tira indietro di fronte a una difficoltà, chi non scappa in un altro paese, ma rimane e prova a tirare avanti... alla fine finisce in ginocchio.
Ho un'attività e da quest'anno ho davvero potuto constatare il modo in cui ci stanno rovinando. Per non sapere nè leggere nè scrivere e soprattutto per non saperne molto di conti e fisco alla fine mi sono resa conto che una partita iva in Italia è una condanna a non dormire più di notte, una condanna ad avere paura che la tua famiglia si stanchi di te perchè per far quadrare i conti devi lavorare dalle 10 alle 14 ore al giorno...

E' vita questa?!
Amo il mio lavoro e non mi pesa, ma essere presa in giro dal mio paese, l'ingiustizia... bhe quella sì che mi pesa!

Oggi volevo parlare di tagli di capelli. Sono andata leggermente fuori tema, che dite?!
Purtroppo la radio mi ha messo la pulce nell'orecchio questa mattina e i miei pensieri dai capelli si sono spostati un po' più sotto... un po' più in profondità :-)
Il lunedì non si dovrebbe mai parlare di politica o economia però per oggi ho fatto un'eccezione.


Ricordate che non c'è nulla che una buona tazza di tè possa risolvere.


Al prossimo post che prometto sarà più spensierato!
Un abbraccio

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