martedì 19 luglio 2011

Pillola del giorno: Sassolino nella scarpa

Ora, lo so che questo post non ha nulla di glam, fashion, cool o altre parole inglesi del nuovo millennio, e lo so che non parla esattamente di lavoro, tantomento al femminile; ma è un post che nel suo piccolo esprime tutta la verità di noi giovani precari. E mi scuso per l'ovvietà e gli sbadigli che scaturiranno.
Sì perchè, in fondo, chi è alle prese con lavori, università, mutui, frigoriferi vuoti, bollette, banche e quant'altro, che abbia partita iva o che sia dipendente, solo per il fatto di avere a che fare con una sola di queste voci in questo nuovo millennio allora è per forza di cose un precario.
Perchè non c'è mai nulla di certo.


Alcune amiche universitarie mi raccontano di aver fatto ore di treno per arrivare all'aula d'esame e trovarci sopra semplicemente un foglio bianco (o peggio a quadretti), con scritto: "esame rimandato".
Ma come? De che? E' un esame fissato da almeno un mese. C'è gente qua che lavora, che si fa della strada, spende soldi solo per venire a sudare freddo per quella che si riduce poi ad un'interrogazione o poco più. E l'università, questa istituzone portatrice di cultura, semplicemente ti liquida con un "arrivederci alla prossima puntata".

Per non parlare dei medici che ti prescrivono un esame, poi no forse è meglio di no, te ne prescrivo uno diverso, poi forse ti ho diagnosticato qualcosa che non avevi e poi... e poi BASTA!

E non voglio addentrarmi nella questione stipendi, contratti lavorativi, tasse da pagare (per chi come me lavora con partita iva e regala valange di euri allo stato ogni anno).
Ci sarebbe altro che Vaso di Pandora da scoperchiare.

Ma in uno scambio di e-mail con un orso brontolone di mia conoscenza, lui ha esordito con qualche frase che riesce ad esprimere in maniera esatta tutti questi concetti:

<<Ma è mai possibile che uno oltre il suo lavoro mal retribuito si deve anche occupare di medicina, di meccanica, di sicurezza domestica, di sindacati, di legislazione condominiale, di sanzioni e codice della strada, di idraulica, di informatica, di finanza e imparare e scovare ogni cavillo che nessuno ti dice mai e che potrebbe compromettere il mondo intero?!
Un cristo per stare dietro a tutto e pararsi er culo dai danni altrui dovrebbe percepire una decina di stipendi al mese per essere in pari con la società>>.

E noi che decine di stipendi non li percepiamo, giustamente imprechiamo fissando il vuoto (o il malcapitato di turno), e torniamo alle nostre giornate con un sassolino in più nella scarpa.

Bhe, sapete cosa c'è?
Che io ogni tanto la scarpa piena di sassolini
me la levo e non ci penso più!
Buon pomeriggio a tutti voi, spero di non avervi appesantito troppo con questa pillolina di verità.
La vostra Monday Talk Girl

6 commenti:

  1. Tanta verità cara la mia MondayTalkGirl.. e quella scarpa piena di sassolini ogni tanto bisogna fermarsi a svuotarla. un abbraccio!

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  2. La scarpa si riempie così in fretta che varrebbe quasi la pena di girare scalzi... ;-)

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  3. Io credo di avere i sassi di Roccamalatina nelle All star stmattina, altro che sassolino.

    O_O

    che mondo di merda, lasciamo stare và.

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  4. Calzettina ti ho pensata un po' mentre scrivevo il post. Come dicevo, secondo me abbiamo tutti una scogliera puntuta nelle scarpe oramai, indipendentemente dal ruolo giocato in questa malata società.
    ;-) avanti pure!

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  5. Buongiorno! sono arrivata qui un po' per caso...e ne sono così felice!! Cosa c'è di più "cool" della verità?!?!?! E cosa c'è di più liberatorio di togliersi il famoso sassolino?
    Fantastico!
    A presto.
    Laura@RicevereconStile

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  6. Buongiorno Laura, sono contenta tu abbia apprezzato il post. E' sempre il momento giusto per togliersi le scarpe piene di sassolini ^_^
    Felice di averti tra i followers

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